Università degli Studi di Napoli Federico II

Dipartimento di Studi umanistici

Sezione di Filologia moderna: italianistica, letterature europee e linguistica

 

 I nostri antenati


Rodolfo Bottacchiari

(Genga [Ancona], 1885 - Roma, 1952)

Docente di Lingua e letteratura tedesca all’Istituto Superiore di Magistero di Roma dal 1922 al 1926, insegnamento che tenne anche successivamente come incaricato; professore della stessa disciplina all’Università di Napoli dal 1926 al 1948 (ma nel 1943, in applicazione della procedura di epurazione, fu temporaneamente sospeso dall’insegnamento dal rettore Adolfo Omodeo per le sue ripetute denunzie di colleghi antifascisti sia di Roma sia di Napoli); infine all’Università di Roma

Allievo all’Università di Roma del filologo romanzo Cesare De Lollis, che negli anni 1905-15 teneva le cattedre di Letteratura francese e Letteratura spagnola, si laurea nel 1910 e dal 1912 è insegnante di ruolo nelle scuole medie. Dal 1922 libero docente e incaricato di Lingua e letteratura tedesca all’Istituto Superiore di Magistero di Roma fino al 1926, quando è chiamato come professore all’Università di Napoli. Per un anno (1931-32) assume la carica di direttore della Petrarca-Haus di Colonia. Nazionalista antitedesco alla vigilia della Grande Guerra, aderì al fascismo ma ne avversò l’avvicinamento al nazismo in Vecchia e nuova Germania (1935), volume sequestrato dalla polizia. Nel 1948 è chiamato alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma ed è nello stesso tempo nominato direttore dell’Istituto italiano di studi germanici, carica che conservò fino alla morte. Dopo gli iniziali studi sullo «spirito tedesco» e sull’«anima della Germania» e le ricerche biografiche su Lenau e su Grimmelshausen, Rodolfo Bottacchiari si concentra sul romanticismo, considerando tale corrente il fulcro della cultura nazionale tedesca, che meglio ne evidenzia la componente irrazionalistica. Il suo approccio è improntato alla Geistesgeschichte tedesca (Dilthey, Gundolf). Traduttore di numerose opere, ha scritto una fortunata storia della letteratura tedesca e una grammatica della lingua tedesca per le scuole. Assiduo collaboratore di riviste (a cominciare dalla Cultura di De Lollis) e di quotidiani, fu anche autore di due romanzi (Il ponte spezzato, Milano 1942 e Anch’io avevo una patria, Roma 1945).

Bibliografia essenziale. — Figure di donne nella vita e nell’arte di N. Lenau, Crema 1913; Grimmelshausen. Saggio su «L’avventuroso Simplicissimus», Torino 1920 Da Worms a Weimar. Contributo alla storia dello spirito e della civiltà germanici, Bologna 1920; Heine, Torino 1927; Vecchia e nuova Germania, Roma 1935; Poesia e poeti della Germania d’oggi, Roma 1941; Storia della letteratura tedesca, Roma 1940 (e edizioni successive ampliate; poi aggiornata [ed. 1960] da Rodolfo Paoli, ulteriormente ampliata in 2 voll. nel 1965-60); Grammatica della lingua tedesca, Roma 1940; La rivoluzione romantica, Roma 1943; La lirica di W. Goethe con particolare riguardo al periodo Sturm und Drang, Napoli 1943; La Germania e il suo demone, Roma 1945; Hoffmann, Roma-Firenze 1951.

[U. Böhmel]


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23.5.2011