Università degli Studi di Napoli Federico II

Dipartimento di Studi umanistici

Sezione di Filologia moderna: italianistica, letterature europee e linguistica

 

 I nostri antenati


Pier Gabriele Goidanich

(Volosca [Croazia], 1868 - Bologna, 1953)

Insegnante privato con effetti legali di Storia comparata delle lingue classiche e neolatine dal 1898 al 1906 all’Università di Napoli (nel 1899 consegue la libera docenza a Pisa); poi dal 1906 professore della stessa disciplina all’Università di Bologna

Allievo per breve periodo alla scuola milanese di Ascoli, Pier Gabriele Goidanich viene ammesso alla Scuola Normale Superiore di Pisa dove si laurea in lettere. Insegnante privato con effetti legali di Storia comparata delle lingue classiche e neolatine presso l’Università di Napoli dal 1898 al 1906, è professore della stessa disciplina a Pisa fino al 1905 e poi, dal 1906, a Bologna. Sostenitore in Italia del movimento neogrammatico, nei suoi lavori arricchisce il dato linguistico comparato con la prospettiva storica, archeologica e sociologica, allargando le sue ricerche dalla fonetica e fonologia indoeuropea alla storia della lingua latina e alla dialettologia, nonché agli studi etimologici aperti alla considerazione del dato materiale e culturale. La sua posizione all’interno del movimento neogrammatico non è priva di interventi teorici e metodologici anche sostanziali, come la ricollocazione nel passaggio da una generazione all’altra del momento delle crisi fonetiche fisiologiche nell’ambito di una personale rielaborazione del concetto di legge fonetica, fisiologica e ineccepibile. Accoglie e reinterpreta anche la nozione ascoliana di sostrato come nesso storico, «tendenza fisiologica endemica latente», mentre la considerazione sul piano sincronico della correlazione sistematica e funzionale dei fatti fonologici e morfosintattici ha fatto sì che venisse considerato tra i precursori della linguistica strutturale. Attraverso la Società ortografica italiana, fondata nel 1910, Goidanich sostiene un progetto di riforma dell’alfabeto elaborato insieme all’allievo Malagoli. Redige infine una Grammatica italiana che resta esemplare per il rigore della descrizione linguistica e per l’originalità dell’impostazione metodologica e che accoglie, accanto alla tradizione letteraria, la considerazione sia degli usi regionali e colloquiali, sia del dato dialettale. Successore di Salvioni nella direzione dell’AGI, Goidanich espone sulle pagine dell’Archivio il suo programma scientifico fondato su una linguistica «senza aggettivi», in equilibrio tra vecchio e nuovo ma indipendente da entrambi. Nell’ambito della polemica tra gli ascoliani continuatori del modello neogrammatico e la scuola neolinguistica di ispirazione idealistica mantiene una posizione moderata rimanendo fedele alla concezione fisiologico-positivistica delle leggi fonetiche senza chiusure aprioristiche nei confronti della considerazione del carattere spirituale del linguaggio e dei suoi effetti sulle singole lingue. A tanto impegno scientifico si accompagna una costante e appassionata difesa degli ideali nazionalistici, ribadita nelle parole rivolte alle nuove generazioni in occasione della sua ultima lezione nel maggio del 1938: «Beatissimi voi, giovani che [...] potrete fare e godervi questa nostra adorata Italia».

Bibliografia essenziale. — La gutturale e la palatina nei plurali dei nomi toscani della prima e seconda declinazione, Salerno 1893; L’origine e le forme della dittongazione romanza: le qualità d’accento in sillaba mediana nelle lingue indoeuropee, Halle 1907; Denominazioni del pane e di dolci caserecci in Italia, Bologna 1914; Le alterazioni fonetiche del linguaggio e le loro cause: delle leggi fonetiche, Bologna 1925; I rapporti culturali e linguistici fra Roma e gli Italici: illazioni culturali e storiche dalla numismatica, Bologna 1931; Saggi linguistici, scelti da G. Bertoni e pubblicati da colleghi, amici e ammiratori a celebrare i 40 anni del suo insegnamento universitario, Modena 1940; La crisi della lingua letteraria nel ’500, Milano 1947; Grammatica italiana, 4a ed. postuma, con note aggiunte dell’autore ed una introduzione di L. Heilmann, Bologna 1962. ~ Opere in rete.

[F. M. Dovetto]


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3.10.2011