Università degli Studi di Napoli Federico II

Dipartimento di Studi umanistici

Sezione di Filologia moderna: italianistica, letterature europee e linguistica

 

 I nostri antenati


Ettore Lo Gatto

(Napoli, 1890 - Roma, 1983)

Professore di Letterature slave all’Università di Napoli dal 1926 al 1931, poi di Filologia slava all’Università di Padova dal 1931 al 1941 (con lunghi periodi all’estero: insegna Letteratura italiana a Praga, dove dirige anche l’Istituto italiano di cultura) e in ultimo, fino al pensionamento nel 1965, di Lingua e letteratura russa all’Università di Roma

Ettore Lo Gatto è considerato l’iniziatore, insieme con il suo collega e amico Giovanni Maver (1891-1970), della slavistica italiana. Autore, a tredici anni, di un romanzo di avventure dal titolo profetico, I misteri della Siberia (Livorno 1903), studia a Napoli e in Germania filosofia e diritto e si forma come germanista (tra il 1915 e il 1919 cura e traduce scritti di Nietzsche, poesie di Hans Sachs e i Nibelunghi di Wagner), ma, ufficiale durante la prima guerra mondiale, finisce prigioniero in un campo austriaco dove trova in un cassetto tre libri in russo: nasce lì il suo interesse per le lingue slave, che in realtà aveva già cominciato a studiare all’Orientale. Tornato a Napoli, si avvicina a Croce e dà vita alla rivista Russia (1920-1926). Dal 1921 è segretario, quindi direttore, della sezione slava del neonato Istituto per l’Europa Orientale di Roma, voluto dal Ministero degli Esteri, per il quale condirige la rivista Europa orientale (1921-1943) e fonda la Rivista di letterature slave (1926-1932). Poi, nel 1926, inizia la carriera accademica. A partire dal 1928, viaggia ripetutamente in Unione sovietica e in altri paesi dell’Est europeo e intrattiene stretti rapporti con i più importanti scrittori e intellettuali del mondo slavo. Lo Gatto è stato per sessant’anni un infaticabile divulgatore, ai più alti livelli, della cultura e delle letterature slave, considerate in una prospettiva fortemente unitaria; all’attività di traduttore, di storico della letteratura, di redattore (con più di ottanta voci) dell’Enciclopedia italiana, di elegante saggista, anche di assiduo collaboratore di quotidiani e della radio (italiana e svizzera), ha affiancato quella di rigoroso specialista, in particolare come studioso dell’opera Puškin e delle correnti estetiche in rapporto con le poetiche e con la critica. Molti suoi lavori toccano anche aspetti extraletterari, come la storia dell’arte (si ricordino i tre volumi, più un quarto inedito, sugli artisti italiani in Russia), il pensiero filosofico e politico e più in generale la storia della cultura.

Bibliografia essenziale. — I problemi della letteratura russa, Napoli 1921; Spirito e forme della poesia bulgara, Roma 1928; Storia della letteratura russa, 7 voll. [ma incompiuta], Roma 1928-1944; Vecchia Russia, Roma 1929; Dall’epica alla cronaca nella Russia soviettista, Roma 1929; Storia della letteratura russa, Firenze 1942 (6a ed., 1979; trad. sp., Barcelona 1952; trad. fr., Paris 1965); Gli artisti italiani in Russia, 3 voll., Roma 1934-1943; Storia della Russia, Firenze 1946; L’estetica e la poetica in Russia [studio e antologia], Firenze 1947; Grammatica della lingua russa, Firenze 1950; Storia del teatro russo, 2 voll., Firenze 1952; Il mito di Pietroburgo: storia, leggenda, poesia, Milano 1960 (2a ed., 2003); Puškin. Storia di un poeta e del suo eroe, Milano 1960; La letteratura russa moderna, Milano 1968 (trad. sp., Buenos Aires 1972); La letteratura russa russo-sovietica, Firenze-Milano 1968 (trad. sp., Buenos Aires 1973); Russi in Italia. Dal secolo XVI ad oggi, Roma 1971; I miei incontri con la Russia, Milano 1976. Traduzioni dal tedesco, dal russo, dal polacco, dal bulgaro, dal ceco.

[C. Di Girolamo]


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30.4.2011