 |

Università degli Studi di
Napoli Federico II
Dipartimento di Studi
umanistici
Sezione di Filologia moderna:
italianistica, letterature europee e linguistica
I
nostri antenati
Federico Albano Leoni
(Roma, 1941 )
Lettore di italiano a Göteborg dal 1966 al 1970, poi professore di Filologia germanica alle
Università di Pescara (qui anche di Glottologia), di Salerno e dal 1974 al
1980 di Napoli; dal 1980 al 2005 professore di Glottologia all’Università di
Napoli; infine di Linguistica generale all’Università La Sapienza di Roma
fino al 2011 |
 |
Ha studiato all’Università di Roma, dove è stato allievo di Antonino
Pagliaro e di Tullio De Mauro. La sua ricca produzione scientifica,
inizialmente incentrata su questioni di linguistica indoeuropea, nordica,
longobarda e italiana, si è sviluppata progressivamente in un’intensa
attività progettuale concretizzatasi in notevoli raccolte e analisi di
banche dati dell’italiano parlato e in numerosi studi di fonetica e
fonologia. Dallo studio della grafia e della fonologia norrena, ai glossari
che rappresentano un momento importante della storia linguistica dell'Italia
longobarda, gli interessi di Albano Leoni hanno presto abbracciato il campo
della fonetica, acustica e sperimentale, così come della fonologia,
spostandosi dall'ambito germanico allo studio dell'italiano parlato e, più
in generale, del parlato come categoria semiotica in una prospettiva tanto
empirica quanto teorica. A Napoli ha fondato e diretto il Centro
interdipartimentale di ricerca per l’analisi e la sintesi dei segnali
(CIRASS) per le esigenze della ricerca interdisciplinare nell’ambito della
fonetica sperimentale descrittiva, del trattamento digitale dei segnali
vocali e musicali, della produzione di voce sintetica e dell’elaborazione di
modelli di percezione della voce. Presso il CIRASS ha allestito un
laboratorio per l’analisi segmentale e soprasegmentale del parlato naturale,
dove sono stati condotti studi approfonditi e originali sulla lingua parlata
da molteplici punti di vista (fonetico, fonologico, morfologico, sintattico
e percettivo). Grazie ai numerosi progetti di ricerca cooordinati, ha potuto
inoltre rendere disponibile sul web un corpus di italiano parlato di circa
100 ore di registrazione (corpus CLIPS, Corpora e lessici di italiano
parlato e scritto) comprendente diverse tipologie di italiano parlato
(dialogico, letto, televisivo, conversazioni telefoniche e corpora speciali)
che ha colmato una lacuna negli strumenti per lo studio dell’italiano in un
momento di forte crescita degli interessi per la comunicazione parlata.
Sulla stessa linea di ricerca ha fondato, in seno alla Società di
linguistica italiana (SLI), il Gruppo di studio su ‘La comunicazione
parlata’ (GSCP) che pone al centro dei propri interessi lo studio del
parlato inteso come punto di intersezione di aree di studio e di
applicazione diverse. In anni recenti è approdato, infine, a una riflessione
teorica che rimette in discussione i fondamenti stessi della linguistica
novecentesca, valorizzando piuttosto l’indeterminatezza, la deformabilità e
la pluristabilità di segni linguistici, luogo di forte integrazione tra
linguistico e paralinguistico, punto di incontro fra le diverse prospettive
di studio del linguaggio.
Bibliografia essenziale.
—
Concordanze belliane, 3 voll., Goteborg 1970-72 (Romanica
Gothoburgensia); Il primo trattato grammaticale islandese, Bologna
1975; Tre glossari longobardo-latini, Napoli 1981; Introduzione
allo studio della lingua tedesca, Bologna 1988 (con E. Morlicchio);
Manuale di fonetica, Roma 1995, 3a ed. 2002
(con P. Maturi); Dei suoni e dei sensi. Il volto fonico delle parole,
Bologna 2009. ~
Bibliografia completa.
[F. M. Dovetto]
|
Indice dei nomi
Indice
cronologico
Indice per
discipline |
13.12.2015 |