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Università degli Studi di
Napoli Federico II
Dipartimento di Studi
umanistici
Sezione di Filologia moderna:
italianistica, letterature europee e linguistica
I
nostri antenati
Vittorio Bertoldi
(Trento,
1888 - Roma, 1953)
Dal 1931 lettore di italiano,
poi docente di lingue romanze a Bonn; dal 1931 professore di Storia
comparata delle lingue classiche e neolatine all’Università di Cagliari;
quindi, dal 1934 al 1950, professore di Glottologia all’Università di Napoli |
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Allievo di Meyer-Lübke a Vienna, durante gli anni degli
studi universitari Vittorio Bertoldi si accosta a Battisti, lì docente di
filologia romanza, a Gamillscheg, Schürr e Spitzer. Seguace delle idee di
Schuchardt e di Gilliéron, si dedica sin dall’elaborazione della tesi di
laurea alla fitonimia. Ottiene la libera docenza in lingue neolatine grazie
a un’opera sui nomi romanzi del colchino affrontata sia nel solco
metodologico del movimento Wörter und Sachen, sia dal punto di vista
diacronico, sia da quello areale. Dal 1925 si trasferisce a Bonn dove
collabora, sotto la guida di Meyer-Lübke, alla terza edizione del
Romanisches etymologisches Wörterbuch. Qui diviene Privatdozent di
lingue romanze nel 1928 e dal 1930 incaricato di Italiano e Spagnolo presso
l’Università di Nijemegen. In questi anni contina a occuparsi di fitonimia
romanza e, già prima di ottenere la cattedra cagliaritana di Storia
comparata delle lingue classiche e neolatine insieme all’incarico della
Dialettologia sarda, inizia i suoi studi sul sostrato prelatino, con
particolare attenzione per la celtologia e per i relitti del sostrato
prearioeuropeo mediterraneo. I suoi lavori in questo campo ottengono
l’apprezzamento di Meillet che li accoglie infine nel Bulletin de la
Société de linguistique de Paris. Dal 1934 passa sulla cattedra di
Grammatica comparata delle lingue classiche e neolatine (dal 1936 detta di
Glottologia) dell’Università di Napoli, dove si avvicina, sempre nell’ambito
dello studio del lessico, agli aspetti soggettivi ed espressivi del
linguaggio sotto l’influsso delle teorie crociane. Negli ultimi anni si
occupa anche di questioni di metodo e di filosofia del linguaggio mettendo a
fuoco il nesso tra storia linguistica e culturale sia in ambito etimologico
e di lessicografia storica, sia in lavori più genericamente dedicati alla
storia delle culture e delle civiltà. Condirettore dell’AGI, Bertoldi
collabora anche al Französisches etymologisches Wörterbuch, nonché
all’Enciclopedia Italiana.
Bibliografia essenziale. — Un ribelle nel regno de’ fiori: i nomi romanzi
del Colchicum autumnale attraverso il tempo e lo spazio, Genève 1923;
(con Giovanni Pedrotti), Nomi dialettali delle piante indigene del
Trentino e della Ladinia dolomitica presi in esame dal punto di vista della
botanica, della linguistica e del folclore, Trento 1930; «Problèmes de
substrat: essai de méthodologie dans le domaine préhistorique de la
toponymie et du vocabulaire»,
Bulletin de la Société de linguistique de Paris,
32, 1931, pp. 93-184; Calchi
baschi dal latino e dal romanzo, Genève 1934; I criteri d’indagine
storico-geografica applicati al latino, Napoli 1939; Glottologia.
Principi, problemi, metodi, Napoli 1942; La glottologia quale storia
della cultura, con particolare riguardo a problemi posti dalle lingue
dell’Europa nordica, Napoli 1945; La parola quale testimone della
storia, Napoli 1945; La parola quale mezzo d’espressione, Napoli
1946; La glottologia come storia della cultura. Principi, metodi,
problemi, con particolare riguardo alla latinità del Mediterraneo
occidentale, Napoli 1946; Grammatica storica della lingua francese,
Napoli 1948 (e edd. successive); Il linguaggio umano nella sua essenza
universale e nella storicità dei suoi aspetti, Napoli 1949;
Colonizzazioni nell’antico Mediterraneo occidentale alla luce degli aspetti
linguistici, Napoli 1949; L’arte dell’etimologia, Napoli 1952;
La linguistica nelle nuove concezioni filosofiche e storiche. Principi,
metodi, problemi, Napoli 1953.
[F. M. Dovetto]
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3.10.2011 |