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Università degli Studi di
Napoli Federico II
Dipartimento di Studi
umanistici
Sezione di Filologia moderna:
italianistica, letterature europee e linguistica
I
nostri antenati
Giacomo Lignana
(Tronzano [Vercelli],
1827 -
Roma, 1891)
Professore di Filologia comparata all’Università di Napoli dal 1861 al 1871,
quindi
di Storia comparata delle lingue classiche e di
Sanscrito
all’Università di Roma |
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Di famiglia nobile e agiata, Lignana compie gli studi
universitari a Torino e poi si perfeziona all’estero presso i maggiori
indianisti dell’epoca, Lassen e Spiegel. Tornato in Italia e tentata con
poco successo la carriera politica, nel 1861 accetta la cattedra di
Filologia comparata, detta poi Lingue e letterature comparate,
all’Università di Napoli. Intanto, grazie agli stretti rapporti con Cavour e
all’ottima conoscenza delle lingue straniere, gli sono affidate diverse
missioni diplomatiche. Negli anni napoletani insegna inoltre al Collegio dei Cinesi
(dal 1868 Real Collegio Asiatico e dal 1888 Istituto Orientale),
di cui è direttore dal 1868 al 1870, quando chiede il trasferimento
all’Università di Roma, dove insegnerà Storia comparata delle lingue
classiche e Sanscrito. Nei lavori del periodo napoletano
viene sostenuta apertamente la poligenesi delle lingue e la superiorità
delle lingue indoeuropee la cui affinità trova fondamento, secondo Lignana,
nelle equazioni romantiche, e poi anche humboldtiane, lingua/nazione e
lingua/cultura. Profondo conoscitore dei movimenti culturali e filosofici
d’oltralpe, a lui si deve tra l’altro la diffusione in Italia della reazione
a Hegel e del ritorno al criticismo kantiano attraverso Herbart, Humboldt e
la Völkerpsychologie. In seguito, negli anni romani, Lignana stempera
l’iniziale poligenismo grazie anche alla simpatia per la teoria darwiniana,
mentre rafforza l’identificazione tra filologia e linguistica fondata sul
nesso lingua/cultura. Affievolitisi gli interessi filologico-linguistici e
filosofici, si occupa quasi esclusivamente di epigrafia e archeologia. In
campo universitario è incaricato di redigere diverse proposte di riforma,
tra cui quella relativa alla ridenominazione degli insegnamenti universitari
del 1876. Numerosi gli allievi. Il carattere intransigente e le idee
politiche gli creano tuttavia non poche inimicizie, tanto da indurre anche
il maggiore dei suoi allievi, Michele Kerbaker (suo successore
nell’insegnamento a Napoli), a rinnegare il proprio ruolo di allievo e
amico.
Bibliografia essenziale. — Della grammatica comparata di Bopp, Napoli
1866; La filologia al secolo XIX, Napoli 1868; «Applicazione del
criterio filologico al problema storico della filosofia», Atti della
Accademia Pontaniana, 9, 1871 [ma 1865], pp. 165–178; Le trasformazioni
delle specie e le tre epoche delle lingue e letterature indo-europee,
Roma 1871; Relazione a S.E. il Ministro della Pubblica Istruzione della
Commissione per l’esame del Regolamento speciale della Facoltà di filosofia
e lettere, Roma 1876. Mss. in: Fondo Pullè, Firenze, Biblioteca
Nazionale Centrale.
[F. M. Dovetto]
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7.11.2010 |