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Università degli Studi di
Napoli Federico II
Dipartimento di Studi
umanistici
Sezione di Filologia moderna:
italianistica, letterature europee e linguistica
I
nostri antenati
Francesco Sabatini
( Pescocostanzo, 1931)
Assistente di Storia della lingua italiana all’Università di Roma, quindi p rofessore
di Storia della lingua italiana e di Filologia romanza all’Università di
Lecce e di Genova, di Storia della lingua italiana all’Università di Napoli
nel 1975-76, poi all’Università di Roma e infine a Roma Tre |
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Nato a Pescocostanzo (L’Aquila) nel 1931, ha studiato
presso l’Università di Roma, formandosi alla Scuola di Alfredo Schiaffini,
Angelo Monteverdi; Aurelio Roncaglia, Natalino Sapegno. Secondo una visione
sistematica del sapere, ha apportato novità rilevanti in diversi ambiti
linguistici e ha delineato nuove prospettive di ricerche. Dopo aver
ricostruito la fitta presenza dell’elemento longobardo nell’Italia
meridionale medievale, ha affrontato i temi del passaggio dal latino
all’italiano e dei testi delle origini. Con la monografia su Napoli angioina
ha offerto un quadro organico di due secoli di storia culturale nella
capitale del Regno. Nello studiare diverse fasi dell’italiano, sempre
attento a combinare il rigore teorico con l’attenzione per i dati concreti,
ha delineato il progressivo assestarsi degli usi effettivi della lingua
(letteraria, pratica, specialistica) in rapporto a una ‘norma’ in movimento.
Come presidente della Società di linguistica italiana (1977-1981), ha
rafforzato i suoi interessi per la didattica, fornendo un contributo
determinante a una rinnovata concezione dell’insegnamento linguistico e
riconsiderando l’insieme delle varietà della lingua contemporanea (sua è la
descrizione dell’italiano dell’uso medio), anche in rapporto ai nuovi mezzi
di comunicazione (nel 1982 è stato il primo a parlare di ‘trasmesso’) e alla
tipologia dei testi. Su questa linea si fonda l’interesse per i caratteri
tipologici dei testi giuridici. L’attenzione per una prospettiva testuale è
evidente nel Dizionario della lingua italiana (realizzato con
Vittorio Coletti) e in una grammatica (2011) che si avvale del metodo
valenziale. Coniugando il lavoro di studioso a un più largo impegno, ha
assunto cariche di responsabilità: dal 1999 al 2002 è stato presidente
dell’Associazione per la storia della lingua italiana e dal 2000 al 2008
presidente dell’Accademia della Crusca, di cui ora è presidente onorario. Ha
così ridestato anche in ambienti istituzionali l’attenzione per la
promozione dell’italiano in campo internazionale, sostenendo il
multilinguismo nell´Unione europea e promuovendo ogni anno la «Settimana
della lingua italiana nel mondo». Coerente con l’insieme del suo lavoro di
studioso è una costante opera di divulgazione proposta in rubriche
giornalistiche e televisive.
Bibliografia essenziale. — Riflessi linguistici della dominazione
longobarda nell’Italia mediana e meridionale, Firenze 1963; Napoli
Angioina. Cultura e società, Napoli 1975 (estratto dal vol. IV, tomo II,
della Storia di Napoli, 10 voll., Napoli 1975-1981); Minoranze e culture
regionali nella storiografia linguistica italiana, Roma 1980; La
comunicazione orale, scritta e trasmessa: la diversità del mezzo, della
lingua e delle funzioni, Roma 1982; Italia linguistica delle origini,
a cura di V. Coletti, R. Coluccia, P. D’Achille, N. De Blasi, L. Petrucci, 2
voll., Lecce 1996; Analisi del linguaggio giuridico. Il testo normativo
in una tipologia generale dei testi, Padova 1990; (con Vittorio
Coletti), Dizionario italiano, Firenze 1997 (poi Il Sabatini
Coletti. Dizionario della lingua italiana, Milano 2003, 2008); (con
Carmela Camodeca e Cristiana De Santis),
Sistema e testo: dalla grammatica valenziale all’esperienza dei testi,
Torino 2011; L’italiano nel mondo moderno. Saggi scelti dal 1968 al 2009,
a cura di V. Coletti, R. Coluccia, P. D’Achille, N. De Blasi, D. Proietti,
bibliografia degli scritti a cura di R. Cimaglia,
3 tomi,
Napoli 2011.
[N. De Blasi]
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31.1.2012 |